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Data : 17-05-2024
Ore : 18:30
Intero: 3.00 €
Quando la musica rompe il ghiaccio
Con Emilio Previtali che, come dice lui, “non sa suonare nessuno strumento musicale”, in dialogo con Andrea Formagnana, Presidente del Cai di Biella.
Un talkoncerto sull’ARTE DI TOGLIERE (Attacchi da telemark e low-tech bindings), sull’EQUILIBRIO (La perfezione non è altro che la somma algebrica delle imperfezioni), sull’EDUCARE (Il bizzarro caso delle seggiovie Alta, che non hanno la sbarra di protezione) e sullo stile… perché forse LO STILE NON È TUTTO (Dalla superconduzione di Von Grüenigen alla drift-turn di Xavier De LeRue).
Se è vero che Previtali non sa suonare alcuno strumento è pur vero che nel suo ultimo libro “La meccanica delle nuvole” è riuscito a trovare molti punti in comune con la musica. Il “togliere” vale tanto quanto il “pesare/pigiare/alleggerire/levare”... L’educare è forse utile più del “suonare”. In musica, la tecnica non è tutto. L’armonizzazione di tanti componenti fa un buon musicista e la bellezza, senza andare a scomodare Vitruvio, è fatta sì di simmetria ma anche di disuguaglianze, pensiamo alle effe del “Cannone”, il violino costruito da Giuseppe Guarneri del Gesù a Cremona nel 1743 appartenuto a Niccolò Paganini, che rompe gli schemi della regolarità stilistica a favore della potenza e della bellezza del suono.
Filo rosso, costante in tutti i #piazzoperosi è la musica. In questa occasione affidata alle percussioni di Andrea Dejeronimis.
"Quando la musica rompe il ghiaccio" è un titolo che incarna il potere unificante della musica, un linguaggio universale che supera le barriere culturali e linguistiche. A #piazzoperosi next art le percussioni diventano il ponte tra le emozioni e le esperienze, trasformando gesti e movimenti in armonia e ritmo. Visioni: il suono limpido e melodioso della marimba e la risonanza profonda dei tom-tom ci trasportano in un viaggio sensoriale, dove il gesto dell'alpinista con la piccozza e quello del percussionista con le mazze diventano una danza sincronizzata come gli sci che solcano la neve, le spazzole che sfregano i piatti crash e i rullanti. Il gesto che crea un'atmosfera magica e coinvolgente, in cui la musica diventa la guida per sciogliere ogni forma di ghiaccio e connettere l'uomo al silenzio della montagna col potere universale del suono.
Andrea Dejeronimis si diploma al Conservatorio della Valle d’Aosta nel 2017 sotto la guida di Daniele Vineis ed intraprende la professione di professore d’orchestra collaborando con svariate orchestre italiane, tra le quali l’Orchestra dei Talenti Musicali - Accademia Perosi di Biella, la Fondazione Arturo Toscanini di Parma, la Haydn di Bolzano, l’orchestra del Teatro Petruzzelli di Bari,
l’orchestra Regionale Toscana, la Sinfonica di Milano, l’orchestra del Teatro Regio di Torino e del Teatro Carlo Felice di Genova. A partire dal 2023 è docente ordinario di percussioni presso il Liceo Musicale P. Gobetti di Omegna.
Emilio Previtali vive a Bergamo ed è un ex-sciatore professionista, autore e giornalista. Ha 56 anni e si occupa principalmente di montagna, di sport d’avventura e di esplorazione. Le sue storie preferite sono quelle in cui sembra non succeda quasi niente. Odia i trolley e la frase di Goethe La montagna è una maestra muta che fa discepoli silenziosi. È stato editor della edizione italiana della rivista di ciclismo Rouleur e ideatore e direttore editoriale delle riviste Alvento e FREE.rider. Sulla neve le attività preferite sono lo sci telemark e lo snowboard. Si rasa i peli delle gambe, non sa suonare nessuno strumento musicale e i tappetini della sua auto sono sempre inspiegabilmente puliti.
La Meccanica delle Nuvole è un libro di storie e racconti.
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